Nella giornata di sabato 9 maggio Unitas, associazione nolana socio-culturale di volontariato, ha donato all'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola 20 sedie a rotelle e il Palvi Ball, un macchinario per il reparto di ginecologia. Per il terzo anno di fila l'associazione ha così tenuto fede al proprio impegno, legato al progetto ‘Adotta l'Ospedale’ che, grazie a serate di beneficenza annuali prevede una raccolta fondi e un ‘regalo’ al Santa Maria della Pietà. Nella mattina di sabato però l'associazione, recatasi al gran completo all'ospedale per la consegna ufficiale di sedie e Palvi Ball non ha trovato praticamente nessuno ad accoglierla. L'assenza di dirigenti ospedalieri o di una rappresentanza dell'ospedale ha costretto quindi i ragazzi dell'associazione a depositare ciò che avevano portato in dono nell'atrio, nell'indifferenza pressochè totale. Su quanto accaduto sabato si è espressa con fermezza Maria Franca Tripaldi: "L'ospedale di Nola ha deciso di non ricevere i membri dell'associazione e non ha consentito la rituale consegna con la partecipazione di telecamere assumendo come ostativa la campagna elettorale, eppure nessuno dei componenti dell'associazione è candidato. Orbene, mi pare doveroso condividere alcune considerazioni e non solo perchè siamo in campagna elettorale. La diffidenza dei cittadini nei confronti della politica e dei politici – ha spiegato la Tripaldi – nasce da episodi come questo. Se non sei ‘allineato’ a chi di fatto gestisce il potere, non puoi ‘comparire’ e non hai diritto alla visibilità, se poi sei diversamente pensante meriti l'ostracizzazione e se, infine, vivi il demerito di aver scelto di non schierarti con il potentato di turno, meriti la morte civile”.
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